Almeno una volta al giorno molte persone ricevono telefonate indesiderate. Venditori insistenti, proposte ingannevoli, truffe mascherate, telefonate mute. Non serve aver detto “no” una volta sola: chiamate  più volte al giorno, anche nel weekend, anche mentre stai cercando di rilassarti insieme alla famiglia. Forse qualcosa si muove davvero? Infatti Agcom, insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sta lavorando da tempo ad un filtro tecnico anti-spoofing, per bloccare alla radice le chiamate fraudolente che arrivano dall’estero ma si spacciano per numeri italiani. Ti è mai capitato di ricevere una telefonata da un numero mobile apparentemente italiano, ma quando provi a richiamare ti risponde una voce registrata “numero non attivo”? Ecco, quella è una classica truffa da spoofing. È una tecnica che consente ai truffatori di falsificare il numero di telefono in uscita, mascherandolo da un numero italiano. Così le chiamate partite da call center esteri (spesso fuori dall’UE) arrivano ai nostri telefoni come se fossero italiane. Questo trucco aumenta la probabilità che tu risponda, vedendo un numero di cellulare o proveniente dall’Italia.

La soluzione su cui si sta discutendo è una specie di “filtro digitale” che, entro sei mesi, tutti gli operatori telefonici dovranno implementare. Il filtro verificherà in tempo reale se il numero chiamante esiste davvero e se è compatibile con la posizione geografica del suo proprietario. In pratica, se una chiamata arriva dall’estero ma il numero risulta “italiano” e non è in roaming… quella chiamata verrà bloccata.

Ad oggi il Registro pubblico delle opposizioni si è dimostrato poco efficace, perchè troppo facile aggirare le regole e troppo difficile risalire ai responsabili quando dietro c’è un insieme di società in stile “scatola cinese”.
Ma allora, come possiamo difenderci oggi?
Sicuramente iscriviti al Registro pubblico delle opposizioni, per bloccare le chiamate pubblicitarie.
Usa app anti-spam, attiva le funzioni di blocco sul tuo smartphone.
Segnala le chiamate moleste al Garante della Privacy. Puoi farlo online e gratuitamente.
Controlla i consensi nei contratti, ad esempio quelli di energia o telefonia. Spesso autorizzi il marketing senza volerlo.